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Perché non funziona tutto come nei film?

Ma perché non funziona tutto come nei film? Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo? Perché dopo trent’anni, in un café del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato? Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli? Perché la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato? Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: ‘non importa, l’importante è che sei qui’? Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: ‘non ti ho mai dimenticato’? Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi.
 
 

L'unica cosa che troverai sempre...

Dannazione ragazzo, non innamorarti di una ragazza solo perchè ha un bel culo, o una terza piazzata bene. Non innamorarti solo perchè ha belle forme, quelle con il tempo andranno a farsi fottere. Piuttosto, innamorati del profumo della sua pelle, dell'emozioni che ti regala con un sorriso. Innamorati dei suoi abbracci e delle sue carezze. Innamorati delle sue imperfezioni, rendile uniche e inimitabili. Cogli la sua vera essenza, ubriacati di lei. Non badare alle forme, scava nel suo animo e arriva fino al centro del suo cuore. Innamorati di questo, perchè è l'unica cosa che troverai sempre.



- Bob Marley -

Io punto ad amare il tuo peggio

Non ti voglio perfetto, non me ne faccio nulla della perfezione. Ti voglio arrogante, imbranato, insicuro, difficile. Non mi serve ammirare il tuo meglio, io punto ad amare il tuo peggio.

Ma vieni a braccia aperte

Non ce la faccio più così - la lontananza da te, questa astrazione - perché non riesco a contenere tutto quello che sta succedendo: ho veramente bisogno di un contatto diretto. Di un contatto diretto con te. Basta, vieni con il tuo corpo, nella tua interezza, completa o parziale, divisa o moltiplicata. Ma vieni a braccia aperte.



 dal libro "Che Tu sia per Me il Coltello"
di David Grossman

Impara l'arte dell'essere Donna

E la regola dice che se un uomo non ti chiama, è perché non vuole chiamarti. Se ti tratta come se non gliene fregasse un cazzo di te, è perché non gliene frega un cazzo di te davvero, senza eccezioni. Se ti tradisce, è perché non gli piaci abbastanza. Non esistono uomini spaventati, confusi, disillusi. Non esistono uomini tragicamente segnati dalle passate esperienze, bisognosi d'aiuto, bisognosi di tempo. Gli uomini si dividono in due categorie soltanto: Quelli che ti vogliono. E Quelli che non ti vogliono. Tutto il resto è una scusa. E Tu, tu Donna, di mestiere fai l'avvocato, la commessa, la cameriera, l'insegnante, la casalinga, la commercialista, la modella, la ragioniera, l'attrice, la studentessa. Non la crocerossina. Quindi. Aspetta che sia lui a chiederti di uscire. Perché va bene la parità dei sessi, le quote rosa, e l'eguaglianza dei diritti. Ma i tempi non sono poi così cambiati. Gli uomini restano pur sempre dei cavernicoli, sia pure incravattati, e come tali adorano il sapore della conquista. Tieniti lontana dagli uomini sposati. Non lasceranno la moglie per te. Meno che mai lasceranno i figli per te. E non credere alla storia dell'amica della sorella di tua cugina, appena convolata a nozze con quello divorziato. Tu non sei l'eccezione. Tu sei la regola. Al bando quelli che ti costringono ad aspettare ore accanto ad un telefono che non suona. Non hanno perso il tuo numero. Non hanno investito un cane. Non hanno appena scoperto di avere un tumore alla prostata. Probabilmente sono al telefono con un'altra. Oppure sono gay. Fanculo quelli che non declinano i verbi al futuro. Non sono analfabeti. Semplicemente non vogliono impegnarsi. Perché non gli piaci abbastanza. Li riconosci facilmente. Girano con un cartello appeso al collo, e la scritta: "ci stiamo frequentando". Quando la senti, scappa. Non consumare le tue belle scarpe nuove (e neppure quelle vecchie) per correre dietro un uomo che non ti vuole. Usale, piuttosto, per prenderlo a calci in culo. Impara l'arte dell'essere Donna. Impara l'arte di ottenere dagli uomini quello che desideri, non sbattendo i piedini, ma facendogli credere che siano stati loro a decidere. Impara a scegliere, invece che essere scelta.



dal film "La verità è che non gli piace abbastanza"

Luciana Littizzetto - Sola come un gambo di sedano


Scheda del Libro
  • Titolo del Libro: Sola come un gambo di sedano.
  • Autore: Littizzetto Luciana.
  • Editore: Mondadori.
  • Collana: Oscar Bestsellers.
  • Data di Pubblicazione: 2003.
  • Genere: racconti comici.
  • Pagine: 219.

Trama

Dalle pene d'amore all'herpes, dai problemi di linea alle lusinghe della pubblicità, l'inimitabile verve satirica di Luciana Littizzetto si scatena inarrestabile nelle oltre duecento pagine del suo nuovo libro, travolgendo tutto e tutti. Dopo Minchia Sabbri e Ti amo bastardo, l'interprete comica torinese continua la sua avventura letteraria proponendo una raccolta di personalissime e disincantate riflessioni sulle donne e il loro rapporto con il mondo. Innanzitutto il mondo degli uomini: quest'universo sconosciuto e incomprensibile, oggetto allo stesso tempo di desiderio e critica impietosa, in cui si possono riconoscere esemplari unici e indimenticabili come lo "star man", l'uomo delle caverne, il saputello, il distratto, il pignolo e persino l'uomo che sa di sciroppo. Ma non sono solo i maschi il bersaglio della pungente ironia della Littizzetto: anche le donne (lei per prima) ne fanno le spese, con tutte le loro piccole manie, paure e indecisioni.. Tra i divertentissimi e brevi ritratti femminili occupa un posto rilevante quello della "single un po' frollata" (categoria in cui si include la stessa autrice), vittima delle situazioni più impietosamente assurde e tragicomiche, perennemente incompresa e alla costante ricerca dell'amore tra infinite delusioni e amari insuccessi.
Un libro pieno di situazioni e personaggi grotteschi ed esilaranti, che propone un ritratto ironicamente impietoso della nostra società e conferma l'eccezionale talento comico della Littizzetto e la sua capacità di fare ridere cogliendo e mettendo in piazza il lato ridicolo di ognuno, compresa se stessa.

Piccola novità...

Un post velocissimo per dirvi che c'è una piccola novità:


Enjoy! :)
~ C.

Brain


Sono il cervello sinistro. Sono scientifico. Un matematico. Amo la consuetudine. Categorizzo. Sono accurato. Lineare. Analitico. Strategico. Sono pratico. Ho sempre il controllo. Sono il padrone di parola e linguaggio. Realistico. Calcolo equazioni, coi numeri gioco. Sono ordine. Sono logica. So esattamente chi sono.

Sono il cervello destro. Sono la creatività. Uno spirito libero. Sono passione. Desiderio. Sensualità. Sono il suono ruggente di chi ride. Sono il gusto. La sensazione della sabbia sotto il piede nudo. Sono movimento. Colori brillanti. Sono la pulsione a dipingere sulla nuda tela. Sono immaginazione senza limiti. Arte. Poesia. Intuisco. Sento. Sono tutto ciò che volevo essere.



- Your Guardian Angel.

Vince chi resta.

L'amore non è un inseguimento, una corsa o una gara. Non vince chi fugge. Vince chi resta.


Le Stagioni delle Assenze

Tu non c'eri. Non c'eri. Eppure ti sentivo come si sente l'angoscia, come si sente l'abbandono. Ti sentivo nelle ossa, nel silenzio, ti sentivo solo io. Solo e sempre io, mentre tutto quanto intorno mi diceva che tu non c’eri.




Le Stagioni delle Assenze
di Marco Conidi

Leggimi l'Anima.

A me non interessa altro che essere letta, da te. In ogni centimetro del mio corpo, della mia anima.
Vorrei che mi leggessi l'anima, perché dentro ci troveresti così tanti pensieri che parlano per te, che io non riesco a dirti. Non riesco a prenderli da dentro e tirarli fuori. Vorrei che mi leggessi negli occhi il bisogno di te che ho, perché ho la netta sensazione che tu non lo sappia.
Quanto odio le incomprensioni, quanto mi odio quando ho dentro mille sentimenti che mi sconvolgono, mi straziano l'anima. E non riesco nemmeno ad afferrarti la mano quando tu la tendi apposta verso di me, e l'unica cosa che vorrei è stringerla più forte che mai.
Quanto sono indecisa, incapace. Sono incapace di amare come vorrei, e per questo perdo sempre. Perdo occasioni, treni che non passeranno mai più, che si trasformeranno in rimpianti; perdo baci, perdo amore che non riavrò più in cambio; perdo sempre e comunque, perché non so mettermi in gioco. Perché ho paura, paura di essere troppo invadente, paura di soffrire ancora, paura di dare troppo a chi non lo merita o a chi da me non vuole nulla, quando io vorrei tutto da lui.
Leggimi il cuore, e senti come batte, forte. E' solo per te che respira ancora. Lo senti come trema? E non riesce a stare fermo, quando è così vicino al tuo, che quasi lo può sfiorare. Hai sentito com'è sfiorare i nostri cuori? Si può far l'amore anche così, sai.
Voglio che tu mi legga, in ogni piccola parte di me, perché ogni briciola di me ora parla sempre e solo di te, perché io non riesco a dirtelo quanto ci tengo, quanto ti vorrei, ma voglio che tu lo sappia. Voglio che tu riconosca quanto di te nascondo tra i miei capelli, dentro il mio ombelico, tra le dita delle mie mani, tra le pieghe di quel che rimane del mio cuore, lacerato da chi non lo ha mai meritato.
Meritalo, il mio cuore, almeno tu. Ti prego, amalo, come non hai fatto mai per nessun'altro. Perché lui potrebbe amarti davvero, come non ha mai amato nessuno.




 di "Vorrei ubriacarmi a forza di contare le stelle."