Slideshow

La luce di quegli occhi scuri

È la vita. A volte credi che due occhi ti guardino e invece non ti vedono neanche. A volte credi d’aver trovato qualcuno che cercavi e invece non hai trovato nessuno. Succede. E se non succede, è un miracolo. Ma i miracoli non durano mai.


- Oriana Fallaci -
dal libro "Niente e così sia".




Perché ho postato proprio questa citazione? Beh... Semplicemente perché mi è successo ancora. Mi sono persa un quegli occhi che sembravano guardarmi fino in fondo, tanto da scrutarmi l’Anima. Invece nemmeno mi vedevano. Non hanno neppure intravisto l’ombra di quest’Anima che è rimasta letteralmente folgorata dall’oscurità luminosa che si cela dietro loro. Sì, un’oscurità luminosa. Così scuri, così profondi. Così luminosi, così dolci.
Ogni volta che li incrocio sento un brivido. Mi spoglio di tutto quello che ho e che sono,  rimanendo impalata davanti a quegli occhi, mostrando loro anche la parte più nascosta di me. Ma loro sono degli illusionisti: non mi guardano e non mi vedono. Mi illudono soltanto. Così sono rimasta intrappolata in quel labirinto, e ancora non vedo via d’uscita.


~ C.


>> © <<

Fabio Volo - Il giorno in più

All'improvviso mi rendo conto che sono pieno di quello che ho vissuto, ma che in mano non ho niente. Nasce dentro di me, in questo istante, il pensiero che Michela non sia mai esistita. Ora capisco tutto. Chi può garantirmi che non sia stata una proiezione, una fantasia? Chi l'ha mai vista, a parte me? Le persone con cui ho parlato di lei non l'hanno mai incontrata, vista, conosciuta. Non ho prove concrete della sua realtà. Solamente una totale confusione di emozioni. Chi può dirmi che Michela non viva solamente nella mia immaginazione? Per questo tutto sembrava perfetto. L'ho vista e mi è piaciuta subito, prima ancora di conoscerla, poi l'ho conosciuta e mi ha insegnato, con uno stupidissimo gioco, ad aprirmi. [...] Lei è un respiro, un pensiero, un'emozione, è confusione e chiarezza. Forse dovrei guardarmi allo specchio e cercare in fondo agli occhi una traccia di lei.[...] Non è importante che lei venga, la cosa importante è ciò che lei mi ha insegnato. Lei non era il mio tesoro, ma gli strumenti per trovarlo. Lei è il cartello che indica la strada.





- Fabio Volo -
 dal libro "Il giorno in più".